Ultima modifica: 16 Luglio 2015
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Valutazione degli alunni

Premessa

Nell’Istituto il momento della valutazione è considerato essenziale e fondamentale nel processo di insegnamento-apprendimento, in quanto non solo definisce l’esito sommativo (primo quadrimestre) e conclusivo (secondo quadrimestre), indicando in quale misura gli obiettivi sono stati raggiunti, ma orienta anche le scelte successive e concorre attivamente alla regolazione in itinere dello stesso processo di insegnamento-apprendimento.

Come richiama il Regolamento (DPR 122/09), la valutazione ha per oggetto il processo di apprendimento, il comportamento, il rendimento scolastico complessivo degli alunni, non è un evento conclusivo dei percorsi scolastici, essa precede, accompagna e segue i percorsi curricolari, attiva le azioni da intraprendere, regola quelle avviate, assume una funzione formativa, di accompagnamento dei processi di apprendimento e di stimolo al miglioramento continuo.

I processi valutativi attuati nell’istituto regolano la didattica, rendendola sempre più adeguata ed efficace rispetto alle effettive capacità degli alunni. La verifica intermedia serve per ritornare su quanto è stato fatto in passato e sulla sua adeguatezza per il futuro. Ciò vale per gli alunni che si confrontano con il proprio apprendimento e vale per i docenti che si devono confrontare con il proprio insegnamento.

Inoltre la valutazione ha una funzione orientativa in quanto, sulla base di una realistica conoscenza delle proprie potenzialità e limiti, ‘la scuola certifica i livelli di apprendimento raggiunti da ciascun alunno, al fine di favorire l’orientamento per la prosecuzione degli studi’.

Per raggiungere gli obiettivi descritti nelle parti precedenti di questo Piano dell’Offerta Formativa, i docenti dell’Istituto nell’ambito della valutazione devono essere in grado di:

  • valutare con trasparenza, omogeneità ed equità il raggiungimento dei traguardi prefissati
  • predisporre verifiche intermedie e le valutazioni periodiche e finali coerenti con gli obiettivi di apprendimento e i traguardi previsti per lo sviluppo delle competenze stabiliti dal collegio docenti nei Curricoli verticali e allegati al pof.
  • condividere gli oggetti di valutazione (traguardi, obiettivi, procedure, strumenti, criteri)
  • comunicare agli alunni e alle loro famiglie in modo puntuale e continuo i criteri e i risultati raggiunti nei diversi momenti del percorso scolastico.

La valutazione si configura come formativa nel momento in cui è un processo continuo e dinamico  al cui interno si possono individuare i seguenti momenti:

  1. Rilevazione della situazione di partenza: viene realizzata attraverso osservazioni e opportune prove d’ingresso somministrate agli alunni nel periodo iniziale. Essa è strumento fondamentale per evidenziare i bisogni formativi del gruppo classe ed individuare gli O.F. (obiettivi formativi) e le competenze da promuovere.
  2. Valutazione Intermedia
  3. Valutazione finale.

Costituiscono oggetto della valutazione:

  • Gli apprendimenti: riguardano i livelli raggiunti dagli allievi nelle conoscenze/abilità, individuate negli obiettivi formativi formulati dai docenti per le diverse discipline e unità di lavoro transdisciplinari realizzate e desunte, attraverso l’autonoma mediazione didattica dei docenti dalle Indicazioni Nazionali;
  • Il comportamento dell’alunno: viene considerato in ordine al grado di interesse e alle modalità di partecipazione alla comunità educativa della classe e della scuola, all’impegno e alla capacità di relazione con gli altri; (punto B circolare 85 del 2004);
  • Le attività del tempo pieno/prolungato rispetto a partecipazione/impegno e competenze acquisite

Conoscenze e abilità concorrono a promuovere le COMPETENZE personali che sono oggetto della CERTIFICAZIONE DELLE COMPETENZE come momento conclusivo della valutazione complessiva dei due ordini di scuola.

Gli insegnanti procedono alla valutazione conclusiva dei singoli alunni ai fini del passaggio al periodo successivo tenendo conto dei seguenti

Criteri di ammissione alla classe successiva/esame conclusivo 1° ciclo

  1. progressione nella valutazione degli apprendimenti;
  2. partecipazione e risposta positiva alle attività individualizzate e personalizzate;
  3. crediti di comportamento;
  4. adeguatezza degli apprendimenti, anche incompleti, alle attività formative previste per l’anno successivo;
  5. incidenza sugli apprendimenti della situazione personale, socio-economica e di contesto dell’alunno.

 

Come da normativa le equipe pedagogiche possono non ammettere un alunno alla classe successiva, con decisione assunta all’unanimità per la scuola primaria e anche a maggioranza per la scuola secondaria 1°, in casi eccezionali comprovati da specifiche motivazioni e in presenza di adeguata documentazione attestante le strategie e interventi adottati per il recupero dell’alunno stesso.

Alcune considerazioni:

  • Nel momento della valutazione complessiva bisogna valutare i progressi educativi globali
  • Bisogna tener conto del percorso di apprendimento rispetto al livello della situazione di partenza: per alcuni ragazzi, con lacune molto gravi, il raggiungimento di obiettivi prioritari, concordati nella équipe pedagogica, è un risultato apprezzabile.
  • In taluni casi il raggiungimento di un maggior autocontrollo e di una maggiore responsabilizzazione rappresentano l’obiettivo primario
  • In tutti i casi l’impegno profuso dall’allievo, anche carente sul piano della comprensione, non può essere ignorato
  • Un elemento da non sottovalutare è la capacità di mettersi in relazione con soggetti diversi e di mostrarsi disponibile all’ascolto delle ragioni altrui, al rispetto, alla tolleranza, alla cooperazione.
  • Nel caso in cui si scelga di non ammettere un alunno alla classe successiva, bisogna tenere conto delle dinamiche che potrebbero instaurarsi nel nuovo gruppo classe.
  • Il momento della valutazione è anche momento di autovalutazione dell’insegnante, in quanto ogni docente deve verificare se i metodi usati sono stati efficaci e se deve apportare delle modifiche.

Ogni anno il Collegio Docenti stabilisce i criteri in deroga all’obbligo di frequenza per la Scuola Secondaria di primo grado (articolo 3 c.2 del D.P.R. 122/09:

a) alunni diversamente abili che abbiano superato il limite di assenze a causa di particolari terapie certificate;
b) alunni in forte disagio per i quali sia stato costruito un percorso educativo personalizzato che abbia previsto un’alternanza scuola/altra agenzia;
c) alunni che abbiano superato il limite di assenze a causa di gravi patologie certificate e/o ricoveri ospedalieri;
d) alunni che abbiano superato il limite di assenze a causa di gravi motivi familiari documentati;
e) alunni che, pur non avendo frequentato i ¾ del tempo scuola previsto, hanno raggiunto completezza degli apprendimenti a livelli di apprendimento superiori a sei/decimi in tutte quante le discipline in fase di proposta dei docenti di cattedra;
f) assenze dovute a partecipazioni ad attività sportive e agonistiche organizzate da federazioni riconosciute dal C.O.N.I. (Circolare Ministeriale n. 20 del 04.03.11) Si procede a votazione.