Ultima modifica: 27 Marzo 2019
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Alfabetizzazione musicale tramite attività compositiva assistita dall’informatica

Tutte le musiche del corso sono state realizzate dai ragazzi e le ragazze della Scuola Secondaria di I grado di San Macario (Samarate, VA). La realizzazione di queste musiche ha richiesto studio, creatività e tempo. Tutte le composizioni sono state scritte ed elaborate utilizzando il software Ableton Live 9 (software professionale per la realizzazione di musica elettronica e la manipolazione di segnali audio). Padroneggiare nei minimi dettagli questo software è tutt’altro che semplice. Si tratta, infatti, di uno strumento informatico particolarmente complesso, oggigiorno ampiamente utilizzato dalle più importanti realtà discografiche per la realizzazione, manipolazione e commercializzazione dei propri prodotti. Nel corso delle lezioni di Educazione Musicale i ragazzi e le ragazze della Scuola Secondaria di San Macario sono stati accompagnati dal loro docente di musica nello studio delle regole grammaticali e sintattiche della cultura musicale occidentale (musica tonale) e, soprattutto, nel sapersi destreggiare con successo all’interno del complicato mondo della composizione musicale assistita dall’informatica. In classe, sia sfruttando materiali multimediali che tramite rigorose attività didattiche di alfabetizzazione musicale, i ragazzi hanno appreso cosa significhi comporre un brano musicale. Questa complessa quanto affascinante attività creativa ha visto i ragazzi cimentarsi con la realizzazione di ritmi musicali, melodie e progressioni armoniche. Infine, questi singoli ingredienti del discorso musicale sono stati inseriti all’interno di particolari quanto precisi percorsi narrativi (forma musicale). Non solo, i ragazzi e le ragazze della Scuola Secondaria di San Macario, per lavorare al meglio attorno ai loro progetti musicali, si sono dovuti cimentare anche con il cosiddetto sound design. Per fare ciò hanno dovuto apprendere nozioni di acustica e psicoacustica e, soprattutto, conoscere cosa siano e come funzionino i sintetizzatori e i campionatori digitali, gli equalizzatori e i compressori audio. Saper “disegnare il suono” è un passo fondamentale per chiunque voglia approcciare la composizione musicale elettronica con cognizione di causa e serietà. Ogni ragazzo ha realizzato su carta un proprio progetto. Successivamente i singoli progetti realizzati dai ragazzi sono stati uniti tra loro affinché da queste idee di partenza potessero essere realizzati brani musicali nati dalla fantasia del più ampio numero di ragazzi e ragazze possibili. Questa particolare metodologia lavorativa ha costretto i ragazzi a operare sia individualmente che in gruppo (in quest’ultimo caso ogni studente ha dovuto ascoltare e fare tesoro dei consigli altrui sapendoli mettere in proficua relazione con le proprie particolari sensibilità).

            Le musiche realizzate dai ragazzi della Scuola Secondaria di San Macario sono il risultato concreto dei loro studi musicali e, soprattutto, dei loro pensieri creativi, della loro fantasia. Si tratta sicuramente di un lavoro “acerbo”, non privo di asperità e di imprecisioni. Chiunque conosca la complessa arte della produzione musicale può facilmente immaginare cosa significhi comporre musica senza potersi appoggiare ai consigli e alle sapienti mani di rinomati studi musicali dove poter far svolgere da professionisti estremamente preparati attività molto delicate quali il mixing audio e il mastering (fasi fondamentali della produzione musicale che distinguono un prodotto amatoriale da uno professionale). Detto questo, le musiche realizzate dagli studenti della Scuola Secondaria di San Macario sono musiche oneste, cristalline. Musiche che non nascondono i loro difetti dovuti all’ovvia inesperienze di coloro che le hanno composte ma, al contrario, musiche che si lasciano ascoltare con piacere da chiunque lo desideri. La realizzazione di questo piccolo “laboratorio” di musica elettronica è stata sia un gioco, sia una vera e propria attività didattica. Ludendo docere (insegnare giocando) ammonivano gli antichi latini. Spero che questa attività abbia permesso ai miei studenti sia di potenziare le proprie competenze musicali che informatiche e, soprattutto, che abbia permesso loro di mettere la musica elettronica al servizio della loro fantasia e della loro creatività.

prof. Jacopo Leone Bolis